Puoi vederlo durante : La Caletta – Bricco Napoleone – Sepoltura - Bricco del Polpo
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NOTE
Accessibile via terra
DATI IDENTIFICATIVI
Ubicazione: Isola di San Pietro, Comune di Carloforte, località
Cala dello Spalmatore - La Caletta (costa occidentale). Riferimenti cartografici: Carta d'Italia, IGM Scala 1:25.000, F° 563 Sez. I "Isola di San Pietro". Coordinate metriche centrali UTM: MJ 35 85 30 20.
Grado di conoscenza attuale
A livello scientifico: Studiato.
A livello comune: Poco conosciuto.
CLASSIFICAZIONE
Litologia caratterizzante: Colate laviche riolitiche e ignimbriti riolitiche e quarzolatitiche più o meno litoidi: "Complessi vulcanici calcoalcalini antico (circa 18 - 17 milioni di anni) e recente (circa 16 -15 milioni di anni fa)". Lembi di "Panchina tirreniana" del Pleistocene.
Classificazione genetica: Poligenetica (vulcanica, marino - litorale, sedimentaria, tettonica).
Definizione genetica: Ampia insenatura costiera con falesie e spiaggia.
Età del processo: Miocene inferiore-medio (circa 18 – 15 milioni di anni fa). Pleistocene superiore (circa 120 mila anni fa).
AMBITO E TIPO DI INTERESSE
Interesse scientifico: Geomorfologico, vulcanologico, stratigrafico, paleontologico.
Interesse contestuale: Paesaggistico-ambientale, didattico-divulgativo. Emergenze culturali e/ o naturalistiche: insenatura costiera con falesie in policromatiche rocce vulcaniche (tra cui la locale "Pietra turchina"), attraversate da faglie. Splendida ed estesa spiaggia di fine sabbia grigio-chiara, con retrostanti dune eoliche, unica nella costa occidentale dell'Isola.
Elementi qualificanti: Deposito sedimentario del Tirreniano ("Panchina tirreniana"), testimone di una paleospiaggia quaternaria con reperti fossili di clima caldo.
DATI DESCRITTIVI
Caratteristiche geologiche e geomorfologiche: Ampia e profonda insenatura costiera racchiusa tra le falesie rocciose di Punta dei Cannoni a nord e punta Castello - Punta Spalmatore di Fuori a sud, sulla costa sud-occidentale dell'Isola di San Pietro. Particolarmente scenografico e tra i più splendidi della Sardegna per la sua natura selvaggia è il panorama che da Punta dei Cannoni abbraccia un ampio tratto della costa occidentale dell'Isola, fino all'imponente promontorio di Capo Rosso - Capo Sandalo.
Sul fondo dell'insenatura appare incastonata la bella spiaggia della Caletta, certamente una delle più apprezzate dell'Isola, con il suo candido arenile e le formazioni sabbiose dunali del retrospiaggia. Qui cerca di aprirsi un varco per sfociare a mare l'asta terminale dei canali confluenti di Bolau, Sepoltura e del Gritta, che poco più a monte si incassano profondamente nelle resistenti rocce vulcaniche dei circostanti rilievi di Bricco della Guardia (q.186 m), Monte Sepoltura (q.180 m), Bricco Polpo (q. 148 m), Bricco Birincampo (q.154 m) e Bricco Tommaso (q.163 m).
Le rocce ignee affioranti lungo la costa che delimita l'incantevole insenatura appartengono al "Complesso vulcanico calcoalcalino antico" (circa 18 - 17 milioni di anni fa) ed al sovrastante "Complesso vulcanico calcoalcalino recente" (circa 16 - 15 milioni di anni fa), essendo assente in quest'area l'intermedio "Complesso vulcanico comenditico" (circa 17-16 milioni di anni fa), affiorante invece estesamente nei settori centro – settentrionali dell'Isola. Il complesso più antico è qui rappresentato da colate laviche riolitiche e da ignimbriti riolitiche e quarzolatitiche litoidi, di colore rossastro - violaceo, con tipica tessitura "a fiamme" (tessitura eutassitica) e con giacitura tabulare. Su queste rocce giacciono quelle più recenti rappresentate da ignimbriti riolitiche, composte da varie unità di flusso, talora con giacitura tabulare, più o meno litoidi o pseudocoerenti, varicolori (da grigiastro a biancastro, a rosato, fino a marrone rossastro), all'interno delle quali si possono osservare vari tipi di strutture: tessitura "a fiamme" o "eutassitica", strutture pisolitiche, condotti di degassazione (pipe structures), intercalazioni di livelli lavici vetrosi e pomicei. Tra queste rocce vulcaniche, particolare per la sua colorazione nerastra con belle sfumature azzurrognole è lo strato di "Pietra turchina" di Punta Castello.
Oltre le descritte formazioni vulcaniche del Miocene,alla Caletta si rinvengono alcuni lembi di depositi del Quaternario, sia di ambienti continentali che marino - litorali, rappresentati rispettivamente da conglomerato ed arenaria a cemento calcareo ("Panchina tirreniana"), contenente resti di alghe e di molluschi (gasteropodi e bivalvi) di un mare caldo risalente al Tirreniano (fase interglaciale Riss - Wurm), uno dei pochi affioramenti conservatisi nell'Isola (insieme a quelli presenti a Punta di Girin) ed unico sulla costa occidentale. Queste deposito marino-costiero passa verso l'alto ad arenarie grigiastre stratificate, di accumulo eolico ("dune fossili"), pure del Quaternario, e, infine, a sabbie sciolte e sottili, costituenti il piccolo sistema dunale del retrospiaggia attuale.
In prossimità del Camping della Caletta, sulle carte è segnalata la Sorgente del Fico, una delle rare sorgenti dell'Isola, situata lungo una delle linee di faglia che attraversano con direzione NO - SE le formazioni vulcaniche di quest'area.
UTILIZZAZIONE E TUTELA
Utilizzazione attuale: Balneazione, visite ed ancoraggio spontaneo, albergo ex-ESIT, Camping e piccole strutture turistico - residenziali. Estesa pineta e coltivi sparsi nell'entroterra a sud del sito.
Stato di conservazione: Buono.
Rischio di degrado del geosito: Medio - elevato.
Minacce e/o disturbi al contesto paesistico: Eventuali, ulteriori addensamenti turistico - residenziali.
Frequentazione incontrollata ed eccessiva della spiaggia e del sistema dunale. Danneggiamento con asportazione parziale o totale del deposito marino del Tirreniano.
Tutela esistente: L.R. 7 giugno 1989 n. 31; L.R. 22 dicembre 1989, n. 45 (Piano Territoriale Paesistico n. 14 delle Isole di San Pietro - Sant'Antioco", zona 1 di conservazione integrale); Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva CEE "Habitat" 92/43.
Grado di tutela: Necessaria
Proposte di conservazione e valorizzazione: Realizzazione della Riserva naturale "Isola di San Pietro, Isole Piana, dei Ratti e del Corno" prevista dalla L.R. 31/89 e di una Riserva marina nel mare prospiciente. Realizzazione di un sito geologico -geomorfologico attrezzato e suo inserimento in un percorso geo - naturalistico integrato.
VALUTAZIONE GEOSITO
Parametri principali:
Esemplarità geologico - geomorfologica: Alta. Esemplarità paleogeografica: Rilevante.
Esemplarità didattica-divulgativa: Rilevante. Dimensione: Rilevante.
Grado di naturalità del sito: Rilevante.
Valenza scenica-paesaggistica intrinseca: Molto alta.
Ricorrenza a scala geografica: Poco frequente.
Accessibilità: Molto buona.
Visibilità: Buona.
Parametri integrativi:
Valenza come biotopo: Rilevante.
Valenza storico-culturale: Discreta.
Ambito di importanza a scala geografica: Regionale.
Note aggiuntive.
Il sito fa riferimento al termine marinaresco "spalmatore", il quale indica colui che spalma le carene delle barche o navi in legno con lo spalmo, un pattume di sego, pece ed olio di pesce. Evidentemente, in questa località un tempo veniva svolta l'impermeabilizzazione delle barche dei pescatori tirate in secca sulla spiaggia.