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DATI IDENTIFICATIVI
Ubicazione: Isola di San Pietro, Comune di Carloforte, località Punta del Becco, costa occidentale.
Riferimenti cartografici: Carta d'Italia, IGM Scala 1:25.000, F° 563 Sez. I "Isola di San Pietro". Coordinate metriche decimali UTM: MJ 34 45 32 70.
Grado di conoscenza attuale:
A livello scientifico: Studiato.
A livello comune: Poco noto.
CLASSIFICAZIONE
Litologia caratterizzante: Colate laviche riolitiche alternate ad ignimbriti riolitiche e quarzolatitiche rosso-violacee a giacitura tabulare ("Complesso vulcanico calcoalcalino antico").
Classificazione genetica: Poligenetica (vulcanica, marino - litorale, giacimentologico - mineralogica).
Definizione genetica: Promontorio e falesie costiere in antiche rocce vulcaniche policrome, con mineralizzazioni a manganese ed ocra, ed intercalazioni di diaspri.
Età del processo: Miocene inferiore (circa 18 - 17 milioni di anni fa)
AMBITO E TIPO DI INTERESSE
Interesse scientifico: Vulcanologico, mineralogico-giacimentologico, geomorfologico, tettonico.
Interesse contestuale: Paesaggistico-ambientale, didattico-divulgativo, escursionistico.
Emergenze culturali e/o naturali: Vecchia miniera dismessa di ocra e manganese; cromatismo delle rocce ignee contenenti livelli di diaspri varicolori.
Elementi qualificanti: Alta falesia con prospicienti, numerosi e caratteristici scogli (es. Le Spine) di rocce vulcaniche del Miocene e con vallecole pensili; faglie ravvicinate e subparallele.
DATI DESCRITTIVI
Caratteristiche geologiche e geomorfologiche: Piccolo promontorio costiero situato nell'ampio golfo compreso fra Punta di Capo Rosso e Punta dei Cannoni, sulla costa occidentale dell'Isola. Si caratterizza per una falesia alta oltre 65 m, ai cui piedi, poco distanti, emergono numerosi scogli testimoni dell'arretramento della costa ad opera dell'energica azione demolitrice del mare. Le ripide pareti sono scolpite nelle più antiche formazioni vulcaniche presenti nell'Isola di San Pietro, le quali a NNO appaiono in bella successione sui versanti della dominante Montagna di Capo Rosso (173 m), mentre verso SE culminano a Bricco della Guardia (186 m) subito a nord di Punta dei Laggioni. A Punta del Becco queste rocce mostrano una successione di circa 80 m di spessore, costituita da colate laviche riolitiche con locale fessurazione colonnare, alternate ad ignimbriti riolitiche e quarzolalitiche in potenti bancate a giacitura tabulare, localmente anche molto inclinate, talora con intensa colorazione rossastra - violacea e struttura fluidale vacuolare. Tale successione appartiene al "Complesso vulcanico calcoalcalino antico" di età compresa fra 18 e 17 milioni di anni fa, il quale ha quindi preceduto il sovrastante "Complesso vulcanico comenditico" che nell'Isola si manifestò tra 17 e 16 milioni di anni fa. Fra Punta del Becco e Punta del Capodoglio, questi due complessi vulcanici vengono posti a contatto laterale tramite una importante faglia diretta NNO-SSE che si può seguire fino a Cala Fico.
A Punta del Becco, alcune altre faglie tra loro subparallele attraversano le formazioni vulcaniche con direzione NE - SO, inclinando più o meno fortemente, a luoghi anche verticalizzandola, l'originaria giacitura suborizzontale delle bancate laviche.
Particolare curioso è il fatto che, vista dal mare, la falesia tra Punta del Capodoglio e Punta del Becco offre l'impressione che gli strati vulcanici abbiano giacitura suborizzontale, mentre in realtà essi sono inclinati verso NE, cioè in direzione opposta a quella del versante costiero: la giacitura apparentemente orizzontale è dovuta alla coincidenza della direzione NO - SE della falesia con quella analoga delle bancate vulcaniche.
Poco a sud della Punta, la profonda incisione valliva di Canale del Becco interrompe per un breve tratto la spettacolare continuità della scoscesa falesia, sul cui ciglio si possono osservare alcune vallecole sospese, nettamente troncate dal rapido arretramento delle pareti rocciose per scalzamento marino alla base e conseguenti franamenti.
Prospicienti le falesie tra Punta del Becco e Punta dei Laggioni emergono imponenti dal mare i caratteristici, aguzzi scogli delle Spine. Circa 600 m a nord di Punta del Becco si rinvengono le strutture di una importante miniera abbandonata, dove venivano estratti ocra e manganese; mentre più prossimo all'alta costa é localizzato l'ex Villaggio minerario ora riadattato ad uso abitativo. Vi venivano coltivati caratteristici ed interessanti livelli stratificati di ossidi di manganese (psilomelano, criptomelano, pirolusite e manjiorite), ocre rosse e gialle e diaspri varicolori (dal rosso al giallo, al marron ed al verde), che in passato venivano utilizzati anche come pietre ornamentali (diaspri e pirolusite), o nell'industria dei coloranti (ocre).
UTILIZZAZIONE E TUTELA
Utilizzazione passata: Attività mineraria per l'estrazione di ocra e manganese.
Utilizzazione attuale: Insediamento turistico - residenziale.
Visite ed escursionismo sia guidati che spontanei.
Stato di conservazione: Buono.
Rischio di degrado del geosito: Medio.
Minacce e/o disturbi al contesto paesistico: Eventuali ulteriori insediamenti turistico - residenziali.
Tutela esistente: R.D. 1939 sulle bellezze naturali e singolarità geologiche; L.R. 8 agosto 1985, n. 431; L.R. 7 giugno 1989, n. 31; Vincolo paesistico - ambientale; L.R. 22 dicembre 1989, n. 45 (Piano Territoriale Paesistico n. 14 delle Isole di San Pietro - Sant'Antioco, zona 1 di conservazione integrale); Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva CEE "Habitat" 92/43.
Grado di tutela: Consigliabile - necessaria.
Proposte di conservazione e valorizzazione: Istituzione della Riserva naturale "Isola di San Pietro, Isole Piana, dei Ratti e del Corno" prevista dalla L.R. 31/89 e di una Riserva marina nel mare prospiciente. Realizzazione di un sito geo - minerario attrezzato ed inserito in un percorso integrato geo - naturalistico e storico - culturale, anche nell'ambito del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.
VALUTAZIONE GEOSITO
Parametri principali:
Esemplarità geologico - geomorfologica: Rilevante.
Esemplarità paleogeografica: Rilevante.
Esemplarità didattica-divulgativa: Rilevante.
Dimensione: Rilevante.
Grado di naturalità del sito: Rilevante.
Valenza scenica-paesaggistica intrinseca: Rilevante.
Ricorrenza a scala geografica: Poco frequente.
Accessibilità: Poco agevole.
Visibilità: Buona.
Parametri integrativi:
Valenza come biotopo: Alta.
Valenza storico - culturale: Rilevante.
Valenza panoramica: Molto alta.
Ambito di importanza a scala geografica: Nazionale.
Note aggiuntive.
- Della Miniera di Punta del Becco, coltivata con varie vicissitudini tra il 1873 ed il 1977, per l'estrazione di ocre e manganese, sussistono ancora alcune abitazioni riadattate del vecchio villaggio minerario, resti degli impianti ed un paio di imbocchi di galleria. Al notevole interesse storico ed architettonico, queste testimonianze antropiche nell'Isola,uniscono il notevole pregio naturalistico e paesaggistico del tratto costiero in cui esse risultano mirabilmente inserite.
- La vicina Punta dei Laggioni trae la sua denominazione dal nome carlofortino di una varietà di pesci marino-costieri chiamati localmente "laggioni".