Lunghezza (A/R) : 1,95 km
Dislivello : 82 metri
Interesse: sentiero impervio che porta al mare nel Golfo del Becco.
Difficoltà: ⊗ Il sentiero è ben tracciato, ma la vegetazione ha invaso e coperto in certi tratti la vecchia strada carrabile non vi sono grosse difficoltà, le pendenze sono di modeste dimensioni.
Attrezzatura: Pantaloni lunghi, scarpe da trekking, acqua, abbigliamento sportivo.
Percorrenza: 1 ora + 30’ A/R.
Partenza: 39° 8’54.34”N – 8°13’56.49”E
Si posteggia la macchina presso il curvone che porta a Calafico poi si individua sulla sinistra, nelle immediate vicinanze il segnale che individua l’inizio del sentiero. Il sentiero è di fatto ciò che rimane di una vecchia strada carrabile che serviva alle miniere di Capo Rosso per trasportare il minerale di ocra e manganese al punto di imbarco che si trova sulla costa occidentale nel golfo del Becco. Una sporgenza rocciosa piatta detta “Ballao” fungeva da molo per l’attracco dei battelli che caricavano il minerale che poi veniva trasportato al porto di Carloforte. La strada carrabile si snoda all’interno del canalone tra una folta macchia di arbusti di erica, ginepri, corbezzoli, cisti che ormai in alcuni punti hanno quasi del tutto ricoperto la carreggiata. In certi tratti del percorso però è possibile ancora intravedere il vecchio selciato con le inconfondibili tracce dei solchi lasciati dalle ruote dei carri. Tenere presente che, durante la stagione delle piogge, si creano delle pozze di acqua da superare. Inoltre il terreno, in alcune parti, risulta fangoso. Dopo circa un’ora si giunge in prossimità del mare di cui si sente il profumo già da qualche centinaio di metri prima che si possa vederlo. Sulla destra del percorso, poco prima di giungere sulla costa, si può osservare il rudere, in parte ben conservato, di un antico forno per la calcinazione. Secondo altre fonti, nel 1877 E. Piot divenne proprietario della miniera e fece costruire due piccoli forni - per la lavorazione del minerale in loco - che ben presto risultarono inadatti (in SARDEGNA DA SALVARE, Paesaggi e architetture delle miniere, di Mezzolani - Simoncini) . Pochi metri prima del forno, arrivando dal parcheggio, sulla sx si nota l'innesto ben marcato di un sentiero (individuato anche da omini in pietra). Tale sentiero sale in direzione Becco e consente di innestarsi sull'itinerario CAI 352 (sentiero giallo). L’accesso al mare non è troppo difficile ma bisogna comunque fare molta attenzione per superare gli ultimi tratti; la vista è stupenda, il mare azzurro invita a fare un bagno ristoratore. Sulla destra si osserva tutta la falesia commenditica dei Ventrischi e l’isolotto omonimo, di fronte, in lontananza lo Spalmatore con la spiaggia della Caletta, a sinistra la falesia del Becco e ciò che resta dell’antico borgo minerario. Nel periodo che va da giugno a ottobre è necessario farsi accompagnare da una delle guide dell’Oasi della LIPU che ha la sua stazione di controllo e di studio presso Cala Fico. Questo percorso attraversa la zona protetta per la salvaguardia del Falco Eleonorae (Falco della regina), un falco migratore che qui giunge in primavera per nidificare e, in autunno, riprende la via del ritorno verso l’Africa sino al Madagascar dove trascorre l’inverno.
Per il rientro si può optare per un giretto più lungo. Si prende il sentierino ben marcato che sale verso la zona Becco, sempre in salita, fino a innestarsi sul sentiero giallo LIPU (CAI 352). Bei panorami sulla zona del Becco, verso punta dei Cannoni e il Faro. Si superano alcune discariche minerarie dove si possono vedere e toccare i diaspri e si prosegue per una bella carrareccia sostenuta ottimamente da bei muretti. Periodo piogge zona molto fangosa, si raccomanda di usare scarpe adeguate. In alcuni tratti il sentiero è rovinato anche a causa del passaggio delle moto da cross. Lungo il percorso anche un ponticello sul canale di capo Rosso e una scalinata risistemata pochi anni or sono. La scalinata termina nello stallo destinato allo stoccaggio del minerale. Gli stalli erano proporzionati alla limitata estrazione di quel sito, dove c'è un'unica galleria di poche decine di metri (assaggio minerario).
Con questa variante la lunghezza è di circa 3,45 km, dislivello in salita 118 mt e i tempi di percorrenza quasi raddoppiati.
Ho percorso questo itinerario nel mese di novembre 2022
Per saperne di più sulla miniera di Capo Becco - Capo Rosso visita il sito Miniere di Sardegna
Il percorso del sentiero rosso LIPU nella guida "Trekking nell'isola di San Pietro"