Lunghezza : 5,75 km
Dislivello : 63 metri
Interesse: è una vecchia mulattiera che si snoda nel centro dell’isola e collega le zone un tempo utilizzate per la coltivazione dei vigneti. Lungo il percorso si incontrano ancora le originali vecchie tipiche baracche utilizzate dai contadini carlofortini.
Difficoltà: ⊗
Attrezzatura: Scarpe da trekking, acqua, abbigliamento sportivo.
Percorrenza: Due ore.
Partenza: 39° 8' 37,5144" N – 8° 17’ 36,7980” E Da Carloforte in auto o a piedi, partendo da piazza Ferralasco, attraverso la Salita Rombi, si sale verso Guardia Mori e dopo circa 1 km si prende il primo bivio, segnalato, che a sinistra della strada asfaltata si snoda verso la regione “Sabino” si percorrono circa 500 metri e a un bivio successivo si incontra il segnale che voltando a destra ci porta alla località di partenza, solo a piedi, del nostro itinerario. Per la mia passeggiata, ho parcheggiato nel primo spiazzo libero rispetto al bivio di cui sopra.
Nota bene: per il rientro alla macchina ho evitato un buon pezzo di strada provinciale passando per carrareccia interna.
Lasciata la strada di Guardia Mori, si percorre la stradina cementata sulla sinistra, che attraversa il primo tratto della zona del Sabino costeggiata da muretti a secco e bianche baracche, si giunge quindi a un bivio costituito da una biforcazione ad angolo retto (c'è un paletto indicatore sentiero CAI 368), si prosegue voltando a destra verso la zona detta “La Montagna” dopo circa 300 metri, a sinistra, vedere il segnale presso il grosso palo dell’Enel. Si prende quindi, sulla sinistra (WPT STERRATINA 39 8 50,1972 N 8 17 18,6936 E), l’antica mulattiera che sale verso il Canale dell’inferno. Inizialmente siamo su una bella sterratina che termina presso un cancello in legno e qui il sentiero si restringe e prosegue in leggera salita. Ora, sul fondo si notano i solchi lasciati dai carri che la percorrevano prima dell’attuale rete stradale, poi si snoda sulla cresta dell’orrido e selvaggio canalone detto dell’Inferno che incide profondamente la superficie di questa zona dell’isola, sul fondo si intravede una florida vegetazione di lecci, enormi corbezzoli, altri arbusti di notevoli dimensioni. Siamo arrivati al CANALE DELL'INFERNO (WPT CANALE INFERNO 39 8 42,2592 N 8 17 12,6960 E. Teniamo a mente questo punto perchè ci passeremo al rientro dell'escursione.
Subito dopo intersechiamo una sterrata (WPT DRITTO 39 8 46,1292 N 8 17 4,6680 E), che faremo sulla strada del rientro. Noi procediamo dritti per la vecchia mulattiera. Anche qui notiamo i solchi lasciati dai carri.
Dopo aver percorso circa un chilometro si trova un bivio. Sulla sinistra un grosso cancello in ferro e una sterrata. Proseguiamo dritti. Poco dopo abbiamo due soluzioni. Rimanere sulla via principale e arrivare al WPT STRADA CEMENTATA 39 9 4,0068 N 8 16 33,6936 E per poi svoltare a sinistra in discesa verso la cabina elettrica oppure continuare su una vecchia mulattiera che si nota avanti sulla sinistra. Anche questo sentierino porta alla cabina elettrica. Siamo in regione “Gioia” in prossimità della azienda vinicola “U Tabarca”. Al bivio (presso il cartello HTL LA VALLE) si svolta a sinistra su una strada che ci riporta verso la Provinciale di Capo Sandalo che ci condurrà svoltando a sinistra verso la discesa della Mandria.
Dopo qualche centinaio di metri, lasciamo la strada provinciale nel WPT VERSO INFERNO 39 8 42,6840 N 8 16 49,1592 E e ci dirigiamo verso il canale dell'Inferno passando per WPTS DRITTO e CANALE INFERNO (wpts già incontrati all'andata). Scendiamo fino ad intersecare la strada cementata del Sabino in prossimità della pizzeria, svoltiamo a sinistra e ci dirigiamo verso il punto di partenza.
Ho percorso questo itinerario nel mese di febbraio 2023
L'itinerario 18 (CAI 368) sulla OPEN TOPO MAP
Il percorso nella guida "Trekking nell'isola di San Pietro"