Lunghezza : 6,32 km
Dislivello : 140 metri
Interesse: è una vecchia strada che si snoda dal centro dell’isola, attraverso una verde pineta si possono osservare panorami di spettacolare bellezza sino a raggiungere la costa settentrionale presso Punta delle Oche. Lungo il percorso, individuati tratti di strada romana.
Difficoltà: ⊗⊗ Il sentiero è ben tracciato, non vi sono grosse difficoltà, le pendenze sono di modeste dimensioni.
Attrezzatura: Scarpe da trekking, acqua, abbigliamento sportivo.
Percorrenza: Due ore circa.
Partenza: parcheggio con le seguenti coordinate 39,159515 N – 8,286800 E.
Parcheggiare nei pressi di PARK appena trovato uno slargo. Si procede sulla sinistra lungo la strada comunale di Sant’Anna (la grossa pietra indica la direzione ZI – GIOIA – NASCA - COMMENDE), dopo circa 200 metri poco prima della Discoteca, si svolta al primo bivio sulla destra in leggera salita e cementato (wpt A DX) . Si nota un cartello con limite di velocità a 30 km orari e una casa di campagna con apparecchio di videosorveglianza.
In alternativa si può parcheggiare a Guardia Mori per poi tornare indietro e innestarsi nel sentiero.
Il sentiero corre sotto le chiome verdi e odorose dei pini di Aleppo che rivestono i due lati del sentiero per un lunghissimo tratto. Talvolta si aprono sia a destra che a sinistra della strada delle finestre naturali da cui si possono scorgere stupendi, colorati panorami che spingono lo sguardo alla vista del mare azzurro che lambisce la costa settentrionale dell’isola. Dopo circa 700 metri si trovano – sulla destra - degli omini in pietra e il tronco di un pino inclinato verso il basso e qui si svolta a destra (wpt 001). Il sentiero diventa sempre più stretto sale leggermente per poi ridiscendere lievemente. Ci sembra di notare una pavimentazione tipo strada romana. Sulla destra continua a essere presente la macchia a pineta sulla sinistra si aprono delle zone pianeggianti in parte coltivate o adibite a pascolo che si estendono sino alla base del Bricco delle Scimmie inconfondibile ammasso di rocce ricoperte di verde. Alcuni ruderi ubicati in luoghi così isolati e impervi sono i testimoni muti e solitari della storia sociale dei colonizzatori che con grande perizia e duro lavoro avevano bonificato e terrazzato anche le zone più selvatiche dell’isola. Sbuchiamo su una stradina cementata (wpt 002). Per terra omini in pietra. Noi andiamo dritti. Camminiamo all'ombra dei pini, in leggera discesa su stradina in parte cementata. Sulla dx muretti a secco.
Dopo 350mt circa, e qualche decina di metri prima di un cancello in legno, notiamo sulla dx un sentierino in leggera discesa indicato da omini in pietra situati su un muretto a secco (wpt 003). Alcuni tratti di questo sentiero ci sembrano strade romane dove individuiamo delle probabili cart ruts. Procediamo sempre dritti, trascurando delle deviazioni verso proprietà private, il sentierino si allarga e diventa strada sterrata sino a intersecarsi con una stradina cementata (wpt 004). Si giunge così presso la costa settentrionale, la pineta si dirada, la macchia alta si trasforma in una gariga bassa e diradata. Giriamo a dx e, dopo circa 500 metri nel wpt 005, girando nuovamente a dx, ci si immette sull'ampia strada cementata e in parte sterrata che si snoda attraverso una profumata pineta, verso Guardia Mori e si raggiunge il parcheggio da dove è partito il nostro itinerario.
Ho percorso questo itinerario nel mese di ottobre 2023
Il percorso nella guida "Trekking nell'isola di San Pietro"