Interesse: Si tratta di un sentiero sul pianoro che si estende a ovest del bacino idrico di Nasca per giungere sulla soglia del costone che delimita il canale di Basilio il cui fondo è raggiungibile dopo una impervia discesa che si percorre per un dislivello di un centinaio di metri.
Difficoltà: ⊗⊗⊗ Il sentiero è indicato, in parte, da cumuli di pietre e da segni di vernice rossa. Prudenza per chi volesse raggiungere il fondo del canale e quindi il mare. Usare rigorosamente scarpe da trekking. La maggiorparte del percorso è su roccette che, con l'umidità, sono alquanto scivolose.
Attrezzatura: Scarpe da trekking, acqua, abbigliamento sportivo.
Percorrenza: 3 ore andata e ritorno
Partenza: 39,164594 N 8,260342 E
Partendo da Carloforte si raggiunge il bacino idrico di Nasca dove sono ubicati il parco eolico e fotovoltaico. Si parcheggia nei pressi dei caseggiati del centro e attraverso l’indicazione si costeggia una parte del muro che delimita il bacino, poi si attraversa la diga di sbarramento e attraverso l’ultima apertura si entra nella radura che si deve attraversare per raggiungere la destinazione finale. Procediamo sul lato destro, un sentiero ci porterà verso le piscine naturali di Nasca che si trovano adiacenti al mare sul fondo della falesia di Punta Senoglio. Camminiamo, facendo molta attenzione cercando di non incorrere in inutili pericoli, stando vicini alla falesia senza discostarci troppo (max 10 - 20 metri). I punti panoramici sono tanti. Sulla dx si intravede quasi subito l'isolotto di Stea. Dopo poche centinaia di metri, sulla dx, per chi volesse raggiungere le piscine di Nasca, si intravede l’inizio della discesa ardita e scoscesa che porterà sul fondo del canale e quindi alle acque stupende e cristalline. Con un pò di attenzione si notano gli omini in pietra che ci indicano la via. E' pur vero che il sentiero in discesa è talmente frequentato che risulta quasi impossibile non individuarlo. Il dislivello è di un centinaio di metri, quindi valutate attentamente soprattutto per il rientro.
Tornati sui nostri passi, procediamo in direzione di Punta Senoglio senza discostarci più di tanto, come detto, dalla falesia. Si procede per sentierini sempre evidenti cercando di non attraversare i pochi tratti di macchia mediterranea intricata (cespugli di macchia bassa, ginepri, eriche, cisti, ginestre, pini).
Arrivati a punta Senoglio si ha una panoramica stupenda sull'isolotto di Calavinagra e poi sul canale di Basilio.
Ora, sulla sx in direzione delle pale eoliche, dirigiamoci verso una depressione circolare sabbiosa simile a un minuscolo tratto di deserto, sul cui fondo emergono piccoli pulvini di limonium, una interessante forma vegetale che fiorisce tra settembre e ottobre. La attraversiamo e individuiamo degli omini in pietra e dei segni rossi che ci indicano la strada del ritorno. In ogni caso, la direzione è quella delle pale eoliche (in particolare quella a sinistra). Cercare sempre passaggi puliti senza inoltrarsi nella vegetazione.
Da giugno a ottobre è necessario farsi accompagnare da una delle guide dell’Oasi Lipu che ha la sua stazione di studio e di controllo del Falco Eleonora (il falco della regina) presso Cala Fico
Ho percorso questo itinerario nel mese di dicembre 2022
Il percorso nella guida "Trekking nell'isola di San Pietro"